MARIO DONATONE
Pianista, cantante e arrangiatore, diplomato in pianoforte jazz al Conservatorio di Santa Cecilia, muove i primi passi nel circuito musicale negli anni ’80, mettendosi in luce come solista e come accompagnatore di artisti statunitensi di blues, soul e jazz in turneè in Italia.Ha accompagnato molti artisti blues (Eddie C. Campbell, Linda Young, Peaches, Les Getrex, James Wheeler, Harold Bradley), soul (Herbie Goins, Beverly Watson, Michael Allen, Jimmy Holden) e jazz (Crystal White, Kay Forster Jackson, Cheryl Porter).
Nel 1986 inizia una collaborazione fondamentale per la sua formazione artistica con il jazzista e musicologo Francesco Forti, con il quale esplora le radici della musica afroamericana. Formano insieme il ‘Roma Spiritual Group’, tra i primi gruppi vocali di spiritual e gospel in Italia, propongono una serie fortunata di concerti e seminari storico-musicali dall ’86 al ’99 (da ricordare la partecipazione al ciclo di lezioni-concerto ‘La storia del jazz’ all’Università di Roma La Sapienza nell ’87).
Il suo primo lavoro discografico è “Blues immaginario”, inciso per la Splas(h)! Records nell ’89, un LP che viene definito “una sintesi energica, schietta e a tratti originale di blues e jazz “(Luciano Federighi, Musica jazz).
Il suo percorso come solista va in parallelo con le tante collaborazioni. Negli anni ’90 si dedica molto al gospel. Oltre al “Roma Spiritual Group” svolge attività didattica, dirige cori e collabora con cantanti e gruppi vocali neroamericani, tra cui Laverne Jackson, Robin Brown, Jubelee Love Train, Bronzville American Gospel, Soul Food To Go. Da ricordare la partecipazione assieme ai Bronzville ad un concerto allo stadio Olimpico di
Roma nell’ambito della manifestazione del “Giubileo degli sportivi” nell’ottobre 2000 tenuto alla presenza di papa Giovanni Paolo II.
Questo bagaglio di esperienze affina le sue doti di performer. Guadagna attestazioni di stima da critica e colleghi: “E’ con Roberto Ciotti uno dei veterani della scena blues romana. Come un sacerdote del Delta ha mantenuto viva la tradizione.” (Ernesto Assante, Repubblica), “Uno dei migliori rappresentanti del pianoforte e della vocalità blues in Italia” (Simone Mercurio, La Stampa) “Con il suo stile coinvolgente al pianoforte ha convinto e portato acqua al mulino del blues, facendo riscoprire anche la bellezza del gospel e del blues più tradizionale.” (Fabio Treves). Nel 2000 incide il cd “Mario Donatone’s One night band” con la new LM Records.
Anche la sua esperienza di arrangiatore di gruppi vocali è testimoniata da due cd: “Roma world spirit”(Isma Records, 2001), e “The Peacemaker-Soul Food To Go” (Time Stretch Recording, 2003), progetti in cui in modi diversi si cerca di contaminare il gospel con il jazz e con la musica etnica. Questa ricerca sfocia nella creazione del World Spirit Choir insieme a Giò Bosco, un progetto di grande coro multiculturale che fonde la radice afroamericana con filoni africani, afrolatini, afromediterranei e europei, e si è sviluppato parallelamente ad una originale esperienza didattica con gli immigrati nel centro Baobab di Roma.
In seguito il coro ha cambiato il nome (World Spirit Orchestra) e ha sviluppato un nuovo percorso alla Casa del Jazz di Roma, partecipando a concerti,spettacoli teatrali-musicali, trasmissioni televisive, e collaborando con personaggi di primo piano come Linda Valori, Mario Biondi, Neri Marcorè e partecipando e producendo spettacoli di teatro musica
come Worksong, Black History, Porgy and Bess.
Nel 2004 pubblica due cd solistici in una rigorosa dimensione acustica: il primo è “Verdi in blue”, rilettura jazzistica della musica di Verdi con suoi arrangiamenti insieme al Velotti-Battisti Ensemble per la Isma Records, che rappresenta la sua prima incursione nel jazz strumentale in un progetto di grande spessore culturale. Il secondo è “A long, old lonesome day blues” per la new LM Records.
Altri progetti più recenti sono: I “Buzz”, insieme al leader dei Tiromancino Federico Zampaglione, una rivisitazione di classici rock blues contaminata con l’elettronica e la psicadelia, con cui ha partecipato con successo a Pistoia Blues 2013. Mario Donatone ha inoltre suonato piano e piano elettrico nel cd dei Tiromancino “Indagine su un sentimento”, il cd a proprio nome “Blues for joy”, con Giò Bosco, Rodolfo Maltese, Henry Cook e altri. Il cd è stato presentato dalla Mario Donatone & Giò Bosco Band all’Auditorium Parco della Musica di Roma nel 2014. Ha partecipato inoltre con il suo quartetto a Umbria Jazz Winter edizione 2016. Nel 2018 ha inciso l’album Black History con l’ensemble vocale strumentale World Spirit Orchestra.